Scuola di Fisica con Arduino e Smartphone - Prima Edizione
La prima edizione della Scuola di Fisica con Arduino e Smartphone, promossa dal Dipartimento di Fisica di Sapienza nell’ambito del Piano Lauree Scientifiche, si è svolta dal 12 al 14 settembre 2016 presso il FabLab della Fondazione Mondo Digitale.
Alla scuola hanno partecipato 20 insegnanti di scuola superiore: Sandra Amatiste, Monica Bionducci, Alessandra Caliciuri, Federica Camilli, Salvatore Canto, Saverio Cantone, Stefania Di Giacomo, Paolo Fiscon, Carla Francini, Maria Grazia Gallo, Susanna Giansanti, Luisa Grana, Paola Mamone, Natalia Mancini, Giovanna Marazzi, Nicola Nigro, Gabriella Pulvirenti, Mimmo Salvino, Francesca Sartogo e Anna Torcè.
Il primo giorno è stato dedicato, dopo i saluti di rito del Direttore Scientifico della Fondazione, Alfonso Molina, all’apprendimento della programmazione di Arduino con Giovanni Organtini (slide). Frederic Bouquet, dell’Università di Paris-Sud, ha invece illustrato l’uso di alcuni sensori e trasduttori per Arduino (slide). Dopo il pranzo, Tommaso Tabarelli de Fatis, di Milano Bicocca, ha spiegato come funzionano i sensori presenti in uno smartphone e quali App si possono usare per fare misure di ´¼üsica (slide).
Il secondo giorno gli insegnanti si sono divisi in gruppi e hanno iniziato a progettare i loro esperimenti, in modo del tutto autonomo. Fatto un disegno di massima, quello che si poteva costruire nel FabLab è stato realizzato dal personale della Fondazione guidato da Mauro Del Santo.
Ci siamo quindi spostati in gruppo presso un negozio gestito da cinesi a fare shopping: gli insegnanti sono stati lasciati liberi di acquistare quanto ritenuto necessario o utile alla realizzazione dei loro esperimenti. La titolare di Eva Shopping ci ha lasciato invadere il suo piccolo, ma fornitissimo negozio per una buona mezz’ora. Tornati al FabLab è iniziata la messa a punto degli esperimenti che sono stati ultimati nel pomeriggio.
La mattina del terzo giorno gli esperimenti sono stati messi a punto e raf´¼ünati, grazie anche all’aiuto di Massimo Margotti, Stefano Petrocchi e Massimiliano Viale, che hanno assistito gli insegnanti nei momenti più dif´¼ücili. Dopo pranzo ogni gruppo ha illustrato agli altri quanto fatto.
Nel corso della scuola sono stati realizzati esperimenti per
- lo studio del moto di un grave su un piano inclinato
- la misura della carica e della scarica di un condensatore
- lo studio della propagazione del calore lungo una sbarra
- lo studio del raggiungimento dell'equilibrio termico in funzione del tempo
- la verifica sperimentale della seconda legge di Ohm
- lo studio di sistemi di riferimento non inerziali
- lo studio delle accelerazioni in sistemi di riferimento rotanti
- la misura dell'intensita' del campo magnetico prodotto da un magnete permanente e da un ´¼ülo percorso da corrente
- un piccolo robot che segue una linea scura tracciata sulla super´¼ücie su cui si muove
nonché, attraverso l’applicazione di principi e leggi ´¼üsiche, di
a. un sistema per indicare il bisogno di una pianta di essere annaf´¼üata
b. un piccolo robot che segue una linea scura tracciata sulla super´¼ücie su cui si muove.
I partecipanti hanno espresso giudizi lusinghieri sulla scuola e sull’organizzazione. Dal canto nostro siamo rimasti piacevolmente sorpresi nell’osservare come in soli tre giorni 20 insegnanti, tutti digiuni di qualunque competenza nel campo della programmazione, si siano trasformati in veri e propri maker in grado di realizzare da zero un vero e proprio esperimento scientifico.
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